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mercoledì 27 maggio 2015

Wilkie Collins - La donna in bianco -



"Guardai dal tavolo alla finestra più lontana, e vidi lì davanti una signora, voltata di spalle. Appena i miei occhi si posarono su di lei, rimasi colpito dalla straordinaria bellezza della sua figura, e dalla grazia assolutamente naturale del suo portamento. Era alta, ma non troppo; formosa e ben sviluppata, ma tutt'altro che grassa: la vita, poi, era pura perfezione agli occhi agli occhi di un uomo, poichè occupava il suo posto naturale descrivendo un circolo perfetto, senza traccia alcuna della costrizione deformante di un busto. Non mi aveva sentito entrare nella stanza; e io mi concedetti il lusso di ammirarla per qualche istante, prima di spostare una sedia a me vicina, per cercare di attirare la sua attenzione nel modo più discreto possibile. Si voltò verso di me immediatamente. L'innata eleganza con cui mosse ogni singola parte del suo corpo appena mi si fece incontro dal lato opposto della stanza mi rese smanioso e impaziente di vedere il suo volto da vicino. Si allontanò dalla finestra - e io mi dissi: la signora è bruna. Avanzò di qualche passo - e io mi dissi: la signora è giovane. Mi venne ancora più vicina - e io mi dissi (con un tal senso di stupore che le parole non riescono a descriverlo): la signora ... è brutta!"

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